Guerra in Ucraina: solidarietà e supporto alle persone con sindrome di Down
In qualsiasi crisi umanitaria e nei conflitti armati, le persone con sindrome di Down o con altre disabilità affrontano rischi maggiori di violenza, di essere lasciate indietro durante la fuga, di morire.
“L’Unicef ha stimato che 82.000 bambini vivono negli istituti ucraini mentre altre ONG e gruppi di difesa ucraini citano numeri più di 200.000. Il governo dell’Ucraina offre numeri molto vari. La verità è che nessuno lo sa davvero”. Dati dal rapporto “No Way Home” di Disability Rights International del 2015.
Molti di questi bambini sono bambini con sindrome di Down e altre disabilità. Il tasso di istituzionalizzazione dei bambini con sindrome di Down in Ucraina è molto alto. Ci sono segnalazioni non ufficiali che in alcune zone i bambini degli istituti vengono già lasciati indietro. In ogni caso, rischiano di essere ulteriormente disumanizzati, abusati, trascurati e dimenticati nella nebbia della guerra.
“Siamo vicini alla popolazione civile ucraina vittima di una guerra terribile, esprimiamo la massima solidarietà e sostegno alle persone con sindrome di Down che si trovano a rischio nel paese. Chiediamo alle nostre istituzioni di attivarsi per dare massima protezione e accoglienza ai profughi in fuga, in particolare alle persone con disabilità, le più vulnerabili tra gli sfollati e tra chi vive sotto assedio” dichiara Antonella Falugiani, Presidente CoorDown.
CoorDown sostiene la raccolta fondi avviata da Down’s Syndrome Association sulla piattaforma internazionale Just Giving.
Si può donare tramite carta di credito, i fondi verranno indirizzati alle organizzazioni in Ucraina che supportano le persone con sindrome di Down e le loro famiglie.
CoorDown si unisce anche all’appello di Inclusion Europe per l’aiuto delle famiglie ucraine che si occupano di persone con disabilità intellettiva.
Raisa Kravchenko e Yulia Klepets della VGO Coalition (All-Ukrainian NGO Coalition for Persons with Intellectual Disability) così raccontano la situazione delle famiglie che non possono lasciare l’Ucraina durante l’attacco russo.
Raisa spiega “Siamo una rete di 118 organizzazioni locali non governative ucraine per persone con disabilità intellettive che rappresentano circa 14 mila famiglie di tutte le regioni dell’Ucraina. Apprezziamo molto le numerose lettere di sostegno e le richieste sulla nostra situazione da parte dei nostri amici internazionali. La guerra è arrivata in ogni casa ucraina. I doveri di provvedere ad un membro della famiglia con disabilità intellettiva e comportamentale sono diventati molto più difficili ora, tutto il nostro tempo è dedicato ai nostri cari che sopravvivono tra la paura e il panico non essendo in grado di comprendere il disordine circostante. In totale, più di 261 mila ucraini sono registrati come disabili a seguito di una diagnosi psichiatrica.Tutti i centri diurni sono chiusi, tutti i servizi comunitari sono stati fermati, alcuni affrontano tutto questo con un reazioni difficili e di stress, le madri e le famiglie sono esauste. Il tutto in aggiunta ai bombardamenti, ai gruppi di sabotatori russi, alla mancanza di cibo, alle code ai bancomat, alle farmacie, alla mancanza di accesso ai servizi medici ecc. Abbiamo un gran bisogno del vostro aiuto”.
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