Festa dei lavoratori: Più ci assumi, più ci assumeranno. Come le aziende possono diventare alleate dell’inclusione.

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Oggi si parla tantissimo di Diversity&Inclusion e sono molte le aziende che hanno messo questo tema in agenda come una priorità, ma è l’Allyship – l’alleanza – a rendere concrete le promesse inclusive. Nella parola alleanza c’è supporto, c’è sostegno, c’è condivisione di intenti, ma soprattutto c’è impegno, impegno a esserci, ad agire. È questo che ha fatto la differenza nel progetto “The Hiring Chain” ed è con questo approccio che Fondazione Cariplo, CoorDown e Vita Non Profit hanno presentato in un incontro online i risultati raggiunti in un anno grazie dalla campagna mondiale, attraverso la testimonianza di aziende e partner e di un giovane lavoratore entrato nel mondo del lavoro grazie alla catena delle assunzioni lanciata in occasione della Giornata Mondiale delle persone con sindrome di Down nel 2021 con la piattaforma www.hiringchain.org. Una campagna di comunicazione che grazie proprio all’alleanza con imprese e aziende e il terzo settore ha creato nuovi posti di lavoro nel periodo più difficile della pandemia e della crisi del mercato del lavoro.

Per il 1° maggio – Festa dei Lavoratori facciamo il punto su quanto l’inserimento di una persona con disabilità sui luoghi di lavoro crea un impatto positivo sull’intera azienda e su come la diversità può mettere in moto un circuito virtuoso che fa crescere l’intera società.

Risultati concreti, impatto tangibile. La campagna ha avuto in un anno oltre 6.000.000 visualizzazioni nelle diverse piattaforme: 2.500.000 solo su Linkedin. 33 i premi riconosciuti dai più prestigiosi festival della creatività del mondo: da Cannes al New York Festivals. Sono 70.000 le persone che hanno visitato HiringChain.org e circa 1000 aziende da tutto il mondo hanno contattato CoorDown per chiedere informazioni o con l’intenzione di assumere una persona con la sindrome di Down. CoorDown in collaborazione con l’associazione mondiale Down Syndrome International ha messo in contatto utenti e associazioni di tutto il mondo. Solo in Italia sono oltre 30 le aziende con cui è stata avviata una collaborazione fattiva: in alcune realtà sono già stati partiti tirocini, in altre delle vere e proprie assunzioni, con altre sono stati firmati dei protocolli d’intesa e gli inserimenti stanno per essere avviati, in altre siamo ai primi contatti. Il primo inserimento è stato nel headquarter di Salvatore Ferragamo a Firenze, poi nello studio di consulenza Rödl & Partner, nel flagship di Levi’s in centro a Milano, e i protocolli d’intesa firmati con grandi aziende che hanno sedi in diverse città italiane come Esselunga, Share, Authos, Aeroviaggi, Pits’A, Mercato Centrale, potranno offrire opportunità lavorative in diversi territori. 

Quelle strette di mano che si ripetono nel video della campagna, sono il simbolo indiscusso dell’alleanza, sono gli anelli di una catena virtuosa, catena che è iniziata con l’agenzia SMALL NY che l’ha ideata, Indiana Production che l’ha prodotta, Stabbiolo Music che ha composto la musica e con la straordinaria partecipazione di Sting che ha interpretato la canzone. Una catena che è continuata con il contributo di associazioni internazionali e con il supporto di LinkedIn e Fondazione Cariplo, con i datori di lavoro che avevano già assunto una persona con sindrome di Down e che nella piattaforma Linkedin hanno raccontato le loro storie e esperienze positive. Una catena che è cresciuta in questo anno e che continua a crescere grazie ad aziende che decidono di aderire all’iniziativa.

Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown ODV: «Dopo 9 anni di campagne che avevano cambiato la narrazione sulla disabilità, CoorDown sentiva l’esigenza di fare un passo in più, non bastava più una bella campagna di sensibilizzazione, era necessario creare un impatto concreto sulla vita delle persone. Così abbiamo puntato su una call to action forte e su una rete di alleanze che potessero consentirci di generare un risultato tangibile. L’ultimo anello della catena sono state le aziende che con il loro impegno, la loro risposta alla call to action, hanno generato quel circolo virtuoso che abbiamo auspicato nel film. In occasione della festa dei lavoratori, non possiamo che rinnovare l’invito a stringere la mano a un lavoratore con disabilità offrendogli un’opportunità».

Francesco Cioppi, Addetto alla reception Salvatore Ferragamo S.p.A.: «Sono passati più di 6 mesi da quando la Salvatore Ferragamo mi ha stretto la mano offrendomi questa grande opportunità. Sono molto felice del percorso intrapreso e di lavorare in un’azienda accanto a colleghi che mi hanno accolto con calore ed entusiasmo e mi hanno fatto sentire parte di questa comunità. Mi auguro che tante altre aziende si uniscano all’appello della campagna “The Hiring Chain”». 

Francesco Costanzo, Account Director LinkedIn: «L’obiettivo di LinkedIn è connettere i professionisti di tutto il mondo per renderli più produttivi e di successo, cercando al contempo di creare una opportunità economica per ogni singolo membro della forza lavoro globale (ad oggi oltre 16 milioni di utenti in Italia, oltre gli 810 milioni in tutto il mondo). Abbiamo deciso di supportare la Hiring Chain perché è la esemplificazione di come le relazioni siano alla base della creazione di valore, di come ognuno di noi possa farsi ispirare dalle azioni degli altri ed apprendere dal prossimo. All’interno di LinkedIn c’è un team Social Impact la cui missione è di connettere coloro che sono in cerca di lavoro ed hanno barriere di vario tipo per trovarlo, con le risorse ed il network affinchè possano trovare anche loro la giusta opportunità. Anche grazie al coinvolgimento di questo team siamo riusciti nel nostro intento di portare la Hiring Chain quanta più visibilità possibile ed aver dato a degli adulti con sindrome di Down la possibilità di realizzare il loro sogno di lavorativo, di autonomia e di una vita più felice».

Marco Rasconi, membro Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo e Coordinatore Commissione Servizi alla persona: «Il lavoro svolge un ruolo primario nella vita di ogni persona. Infatti, oltre a garantire un reddito, favorisce lo sviluppo di relazioni e il riconoscimento di un’identità personale, indispensabili per realizzare una vera inclusione. In questi anni Fondazione Cariplo ha agito concretamente, sperimentato modelli di intervento per promuovere l’occupabilità di persone a rischio di marginalità che nel contesto socio-economico attuale e in un mercato del lavoro sempre più competitivo e in evoluzione non sempre trovano le giuste opportunità. Siamo certi infatti che la coesione e il benessere si raggiunga solo lavorando tutti insieme superando così ogni rischio di esclusione».