Appello al Miur – il Ministro deve darci risposte
A segnalare la situazione di emergenza nella scuola italiana in relazione alla qualità dell’inclusione scolastica sono state congiuntamente le Federazioni Fand e Fish, in occasione dell’incontro del 3 dicembre a Roma in coincidenza con la Giornata Internazionale delle Persone con disabilità, l’Associazione C.I.I.S. che con altre ha dato vita all’iniziativa “Noi non CIIStiamo”, l’Ass. Tutti a Scuola, il Sindacato delle famiglie Sfida, il Coordinamento Nazionale associazioni delle persone con sindrome Down e numerose altre associazioni.
Si premette che le organizzazioni firmatarie della presente sono favorevoli ad un innalzamento della qualità della scuola tendente a livelli di eccellenza, purché questi siano assicurati a tutti gli studenti: una scuola di qualità è realizzabile solo se essa è in grado di formare “cittadini per una società fattivamente inclusiva”.
Purtroppo negli ultimi anni, e in particolar modo nel corrente anno scolastico, si è constatato come meritocrazia ed eccellenza si siano poste non tanto quali parametri di qualità, bensì quali “ostacoli” alla piena realizzazione dell’inclusione scolastica. Oggi, infatti, molti alunni con disabilità vivono condizioni decisamente peggiori rispetto al passato, come peraltro è possibile rilevare dalle numerose segnalazioni che pervengono da più parti d’Italia e dalle reiterate ed insistenti richieste al MIUR di intervento, istanze rimaste inevase. A ciò si aggiunga la emergente e preoccupante tendenza da parte di famiglie in estrema difficoltà di voler iscrivere i figli a scuole
speciali .
Si segnala, inoltre, che in numerose classi in cui sono iscritti studenti con disabilità il numero complessivo degli alunni supera le 20 unità, nonostante le disposizioni contenute nel DPR 81/09, art. 5, comma 2. L’indagine conoscitiva promossa dal MIUR per rilevare il numero delle classi in cui fossero presenti “più di 2 alunni con disabilità” ne ha registrate oltre 5500. Si tenga presente che tale indagine rientra nelle azioni sollecitate dal Ministro in persona per conoscere lo stato di fatto della situazione numerica delle classi in cui sono presenti
alunni con disabilità al fine di effettuare interventi opportuni e possibili.
Anche la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, recentemente ratificata dal Parlamento (L. 18/2009), non ha contribuito a migliorare la preoccupante condizione di un processo peraltro dichiarato irreversibile dalle Linee Guida pubblicate il 4 agosto 2009. Sono infatti aumentati considerevolmente i contenziosi per i tagli alle ore di sostegno e, contestualmente, è accresciuta da parte dei docenti curricolari la delega dell’inclusione scolastica ai soli docenti per il sostegno, determinata anche dall’incremento del numero
degli alunni per classe (che, in alcune realtà, ha sfiorato le quaranta unità).
Alle diffuse proteste delle Associazioni e dei genitori, l’unica obiezione sollevata ha riguardato i vincoli di bilancio che sembrerebbero impedire il rispetto delle norme. Eppure la costante Giurisprudenza della Corte Costituzionale, riaffermata dalla recente Sentenza n. 80/2010, ha ribadito che il nucleo essenziale di un diritto costituzionalmente garantito come quello della qualità dell’inclusione scolastica, non può essere compresso né dal Parlamento né dal Governo; senza considerare poi che le migliaia di cause che il MIUR ha perso, costituiscono un notevole aggravio per l’Erario.
Per queste ragioni, ma soprattutto per riaffermare la realizzazione fattiva dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni con disabilità, noi, insieme e uniti, torniamo ad insistere affinché il Ministero, anche alla luce di questa consolidata Giurisprudenza, voglia rompere il suo silenzio e fornire finalmente risposte concrete a garanzia e tutela del processo di inclusione, principio irrinunciabile per una scuola di qualità e di eccellenza.
È importante che da subito si mettano in atto tutte le azioni necessarie e conseguenti per assicurare già dal prossimo mese di settembre 2010 un corretto inizio di anno scolastico. Le questioni che sottoponiamo nuovamente alla Loro attenzione per le quali urgono interventi immediati, riguardano nello specifico:
· il sovraffollamento delle classi in cui sono inseriti alunni con disabilità (si chiede il rispetto del DPR
81/09 che prevede un massimo di 20 alunni per le classi in cui sono iscritti alunni con disabilità);
· la definizione di un tetto massimo del numero degli alunni con disabilità all’interno della classe
frequentata;
· l’assegnazione di ore di sostegno didattico sulla base “delle effettive esigenze del singolo alunno”, come sancito dalla Sentenza della Corte Costituzionale 80/2010;
· la necessità di assicurare la continuità educativo-didattica sia dei docenti per il sostegno sia dei curricolari;
· la formazione sulle tematiche dell’inclusione scolastica, che dovrebbe essere resa “obbligatoria” per i docenti e i dirigenti scolastici in servizio, formazione non più procrastinabile;
· l’aggiornamento obbligatorio per i docenti di ruolo e non di ruolo, privi di titolo specifico, nominati su posto di sostegno;
· l’abolizione delle aree disciplinari per il sostegno nelle scuole secondarie di secondo grado;
· la definizione di indicatori di qualità dell’inclusione scolastica, la cui mancanza nuoce ad un proficuo apprendimento di tutti gli alunni;
· un’adeguata formazione per tutti gli aspiranti docenti, comprendente i contenuti afferenti l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità; nella fase transitoria si chiede un aumento a 31 CFU sulla formazione per gli aspiranti docenti della scuola secondaria. Siamo a conoscenza che nello schema di regolamento sulla formazione iniziale dei docenti, il MIUR, per la prima volta, ha previsto 31 CFU per i
soli docenti di scuola dell’infanzia e primaria, mentre solo 4 CFU per i futuri docenti di scuola secondaria. Eppure la Giurisprudenza della Corte Costituzionale ha garantito il diritto pieno ed incondizionato all’inclusione anche in questi ordini e gradi di scuola.
Si chiede che il MIUR, a partire dal corrente mese e entro maggio, provveda ad emanare chiare e precise disposizioni che affrontino e risolvano i problemi denunciati, affinché sia assicurato un corretto avvio dell’anno scolastico 2010-2011 con garanzie di qualità anche per gli alunni con disabilità.
In assenza di interventi e disposizioni adeguate rispetto alle esigenze manifestate dalle Associazioni delle persone con disabilità, ci vedremo costretti a condividere e sostenere eventuali denunce delle famiglie per il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza nelle aule che nuoce non solo agli alunni con disabilità ma anche ai loro compagni, oltreché i ricorsi giurisdizionali per l’assegnazione di ore di sostegno sulla base “delle effettive esigenze”.
Allo stesso modo, ci vedremo costretti a condividere e porre in essere le eventuali minacce delle associazioni di uscire dall’Osservatorio ministeriale sull’inclusione scolastica.
In attesa di un cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
Firmato:
Il Presidente Fish – Pietro Vittorio Barbieri – Federazione Italiana per il Superament dell’Handicap
Il Presidente Fand – Giovanni Pagano – Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili
C.I.D.I. Centro Iniziativa Democratica Insegnanti – Presidente Sofia Toselli
C.I.I.S. Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno – Presidente Evelina Chiocca
C.N.I.S. Associazione per il Coordinamento Nazionale degli Insegnanti Specializzati e la ricerca
sull’handicap – Presidente Daniela Lucangeli
CoorDown Onlus – Coordinatore Sergio Silvestre- Coordinamento Nazionale associazioni delle persone con sindrome Down
Coordinamento Genitori Democratici onlus – Presidente Angela Nava
S.F.I.D.A. Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità – Segretario Nazionale Dino Mauro Di Tullio