#NoEsonero – Partecipa alla mobilitazione contro il nuovo Decreto PEI

CoorDown insieme a tantissime associazioni che si occupano di disabilità ha dato il via alla campagna social #NOESONERO – L’inclusione non si fa fuori! con l’obiettivo di manifestare il proprio dissenso verso il DI 182/2020 che prevede per il prossimo anno scolastico l’adozione del nuovo modello di PEI e stabilisce le modalità per l’assegnazione delle misure di sostegno.

Una grande mobilitazione online che punta a dar voce alle migliaia di persone che chiedono, al fine di garantire il diritto ad una scuola davvero inclusiva per gli alunni con disabilità, modifiche concrete al nuovo Decreto PEI su diversi punti critici che abbiamo raccolto qui

Un’iniziativa di protesta che è iniziata con un’onda arancione e ha coinvolto migliaia di profili Facebook. E che prosegue con due azioni online.

 COME PUOI PARTECIPARE ANCHE TU?

Foto Profilo. Inserisci il “motivo” #NOESONERO nella tua foto profilo di Facebook.
Segui le istruzioni  e clicca qui https://bit.ly/3toFa09 per partecipare attivamente alla campagna testimoniando la tua adesione.

Flashmob virtuale. Sabato 13 febbraio alle ore 12 associazioni, famiglie, studenti, docenti e educatori ti aspettano per un flahmob sui social. Come puoi esserci anche tu?
Nel volantino qui trovi tutte le informazioni. Puoi generare le polaroid da pubblicare e condividere il volantino per coinvolgere studenti, familiari, amici, compagni di scuola, insegnanti. Ci daremo appuntamento sabato 13 alle 12:00 per condividere tutti insieme le nostre immagini di manifestanti. Le polaroid possono essere pubblicate in tutti i social che hai a disposizione. Quando pubblichi la tua foto aggiungi al testo l’hashtag #NOESONERO per essere presente. Sarà proprio come trovarsi insieme in piazza a manifestare!

Raccolta Firme. A partire da oggi è possibile firmare su Change.org una petizione online con il duplice obiettivo di fare pervenire al Presidente della Repubblica e al Governo ancora in carica, ma anche alle associazioni di persone con disabilità che hanno condiviso e approvato il testo del decreto, il dissenso di moltissime famiglie, docenti, educatori e studenti.